Co-Roma Virus – Il punto di vista del Visual Guru
IL CO-ROMA VIRUS
Il punto di vista del Visual Guru
Roma ore 15.10 26/02/2020, traffico molto scorrevole su via Tuscolana, troppo.
Sui marciapiedi manciate di persone, si contano.
Negozi vuoti, semichiusi, chiusi. L’auto va.
Sindrome Co-Roma Virus atto I°.
Ma perché? Proviamo a guardare dietro un’informazione frammentaria e parziale: mani lavate?
Amuchina in borsa? Mascherina? Contagio…
Un whatsapp di “qualcuno” che scatena la sindrome da fine del mondo, si compra di tutto!
Supermercati svuotati, zucchero farina lievito… quanti di noi fanno il pane ogni giorno?
Acqua, dico acqua in plastica esaurita… Roma la città delle fontanelle, certo molto calcare ma…
Roma fine del mondo. Bar e ristoranti vuoti, cinema, teatro e attività, quante serrande chiuse.
Guardate dietro ciò che vi viene detto, siamo nell’era dell’informatizzazione elettronica e del mondo globalizzato, usate il vostro smartphone, non vi fate usare da lui.
Se questo drammatico momento fosse ancora più drammatico, avrei paura ad uscire e magari essere assalito perché qualcuno ha detto, in un qualche post, che è la cosa migliore da fare.
Razzismo sociale e culturale, dignità perduta, ignoranza personale e indotta dai media e dalle nostre pratiche poco attente, a curiosità e al dubbio, che tutto sia come una notifica ci comunica.
Possiamo gestire molto meglio il nostro mondo, il nostro tempo. Siamo un paese che si avvia a grandi passi sull’orlo del drammaticamente ridicolo.
Forse qualcuno come “l’Umbrella Corporation di Resident Evil” (noto videogioco del quale vi invito a leggere la trama) ha fatto un primo test lì in Cina… o forse no.
Il mio consiglio: imparate a guardare la vostra realtà da un’altra angolazione.